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LESSICO FAMILIARE
GIUSEPPE ANTONIO LO PRESTI e BENYAMIN ZOLFAGHARI

a cura di Nicoletta Provenzano

photo by Giorgio Benni

LESSICO FAMILIARE

Giuseppe Antonio Lo Presti – Benyamin Zolfaghari

 

a cura di Nicoletta Provenzano

 

Opening 23 Gennaio ore 18:30

Curva Pura | Via Giuseppe Acerbi 1a - Roma

Fino al 6 Marzo 2025

 

Curva Pura è lieta di presentare la bipersonale Lessico familiare di Giuseppe Antonio Lo Presti e Benyamin Zolfaghari, a cura di Nicoletta Provenzano.

La mostra percorre gli ultimi lavori dei due artisti come sopravvivenza di memorie perdute fatte di segni, parole e tracce disperse di un linguaggio familiare che riemerge in un dialogo formale tra distinte e diverse poetiche espressive, pittoriche e scultoree, dando vita ad una costruzione-distruzione lessicale.

In un ritmo depositario di forme inattese, alfabeti immaginari ed enciclopedici si riversano come orizzonti narrativi in grado di scrivere nuove pagine di una realtà sensibile e materica, che ridefinisce pesi e strutture del linguaggio, leggerezza e intimità di profili lemmatici.

 

BIOGRAFIE

Giuseppe Antonio Lo Presti è nato a Catania nel 1992. Vive e lavora a Roma. Si è diplomato all'Istituto d'Arte Statale di Catania in disegno industriale. Nel 2022 si iscrive al corso di decorazione presso l'Accademia di Belle Arti di Roma. Ha approfondito l'utilizzo della macchina fotografica e della produzione di video. Tra i suoi lavori di cortometraggio, il corto I panara è stato selezionato come finalista a 4 Film Festival e premiato al Ferrara Film Corto Festival nel 2022. Nella propria ricerca artistica utilizza diverse tecniche e medium.  Il confine e l'identità sono i soggetti principali delle sue precedenti ricerche. Attualmente il suo lavoro analizza il concetto di granulosità e la mutevolezza della materia.

Benyamin Zolfaghari è nato nel 1986 a Tehran. Vive e lavora a Roma. Ha frequentato i corsi delle Accademie d'arte di Tehran e di Roma diplomandosi in scultura e fotografia. Ha cominciato a dipingere come autodidatta dal 2017, partecipando a eventi e mostre collettive tra cui nel 2021 le collettive presso la sede romana della Temple University, sempre nel 2021 la mostra Portaportese presso Spazio Mensa, Roma, list5 alla galleria O di Tehran; nel 2022 partecipa alla Fiera d’arte The Other e alla collettiva Epiphany First Station presso la Galleria Bavan di Teheran. Tra le sue personali si ricordano The wander presso la galleria Curva Pura nel 2022 e il 51° Premio Sulmona 2024

Alfabeti immaginari

di Nicoletta Provenzano

parole e storie, memorie e fraseggi, forme e astrazioni di un linguaggio attraversano il tracciato espositivo della bi-personale di Giuseppe Antonio Lo Presti e Benyamin Zolfaghari che dal libro della Ginzburg prende l’intimità e la prossimità del titolo e l’associazione quasi involontaria generatrice di una storia, composta nella labilità della reminiscenza e nella resistente sopravvivenza di memorie perdute, fatte di segni, parole e tracce disperse di un linguaggio familiare.

DIALOGOS PART EIGHT

 

Simposio

 

SULLA STUPIDITÀ DELLA FILOSOFIA

 

A cura di Michela Becchis e Pasquale Polidori

 

Da lunedì 13 gennaio alle ore 14:00 fino a martedì 14 gennaio alle ore 21:00

 

 

DIALOGOS PART EIGHT è un progetto relazionale di Ermanno Cristini e Giancarlo Norese, sviluppato da Pasquale Polidori nelle forme operative di un simposio SULLA STUPIDITÀ DELLA FILOSOFIA in dialogo compositivo e con la cura di Michela Becchis.

SULLA STUPIDITÀ DELLA FILOSOFIA è un happening-simposio della durata di due giorni e una notte. Da lunedì 13 gennaio alle 14:00 fino a martedì 14 gennaio alle 21:00 si succedono interventi ad opera di artiste/i invitate/i a leggere o interpretare un testo da loro scelto che abbia una qualche attinenza con il pensiero, la pratica o la tradizione letteraria filosofica, portandolo all’alienazione ed eventualmente al fallimento, ovvero esplorandone i limiti di significato, efficacia, leggibilità.

Contributi di: Elisa Allegretti e Giovanna Fiacco, Sonia Andresano, Alessia Armeni, Artisti§Innocenti, Paolo Assenza, Michela Becchis, Elena Bellantoni, Sara Bernabucci, Café Brecht, Valentino Canclini, Elio Castellana, Gianluca Codeghini, Franco Cenci, Chiara Ceroni, Sara Ciuffetta, collettivo damp, Ermanno Cristini, Simona Da Pozzo e Roberto Fiorentini, Ferruccio De Filippi, Iolanda Di Bonaventura, Matteo Di Cintio, Maria Cristina Galli, Tilla Giro, Francesca Gironi, Piotr Hanzelewicz e Sonia Marcone, Anahi Mariotti, Rita Marotta & Pseudo Cartesio, Claudia Melica, Jacopo Natoli, Giancarlo Norese, Matteo Paolucci, {Ugo Piccioni, CMDK10086}, Pasquale Polidori, Nicola Rotiroti, Marcello Sambati, Luca Scarabelli, Gabriele Siniscalco, Antonio Syxty, Luisa Turuani, Delphine Valli, Marco Vitale, Ambra Viviani, Michele Zaffarano, Yihan Zhang, Yiyang Lena Zhou.

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GOTHA
ANICA HUCK 

a cura di Nicoletta Provenzano

GOTHA 
ANICA HUCK

a cura di Nicoletta Provenzano

photo by GIULIA BENNI

GOTHA 

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Anica Huck


a cura di Nicoletta Provenzano


Opening 5 Dicembre 2024 ore 18:30 – 21:30
Fino al 9 Gennaio 20255 Dicembre 2024 ore 18:30

 

Lā€‹’artista, ispirata dall’Almanacco di Gotha per l’anno 1827, rifletterà sul concetto di élite culturale nel suo significato politico, nel suo aspetto intellettuale e nel suo complesso comunitario. Contro la mera contemplazione o la spettatorialità, Anica Huck  segnerà un urgente ripensamento e una messa in discussione del rapporto tra l’arte e il sociale, attraverso un offertorio che sfida il tempo

odierno con mordace ironia, combattendo e rivelando l’opera artistica come organizzazione attorno a un vuoto politico circostante.

BIOGRAFIA

Anica Huck, nata a Erfurt, Germania, nel 1985, è un'artista visiva e performer che vive e lavora a Roma. La sua pratica interdisciplinare, radicata in una formazione in geoscienze e geopolitica, affronta temi contemporanei come le politiche ambientali e la digitalizzazione. Esplora il legame tra uomo e spazio, utilizzando metodi scientifici e visivi per creare opere transitorie che invitano a riflettere su come percepiamo e costruiamo il nostro posto nel mondo. Tra le sue mostre recenti Contemporary Art Prize a Tagliacozzo e Cortile della Memoria a Roma.

Una Guida per l’Utente 

Nicoletta Provenzano

la mostra si manifesta come azione illuminante e collettiva verso la realtà storica contemporanea, coniugando una ritualità devozionale e invocante alla creazione di uno spazio comune di impegno condiviso, libero, come libera è la volontà di prendervi parte ed accendere il lume, forse della ragione, forse della speranza, forse della semplice complessità dialettica della realtà odierna.

ROMA ARTE IN NUVOLA - Sezione Nuove Prospettive
Hit The Balls As Hard As U Can
GIAN MARIA MARCACCINI

sezione Nuove Prospettive a cura di Valentina Ciarallo

CURVA PURA